Il 24 aprile gli ospiti della struttura hanno incontrato i ragazzi della scuola Enrico Fermi, classe 3^, alla presenza di Michele Belelli, storico di Istoreco e Marta Ferrari, testimone oculare dell‘eccidio della Bettola.
Nei giorni precedenti in struttura sono raccolti i ricordi degli ospiti e in contemporanea ragazzi, a scuola, hanno raccolto materiale sull’eccidio di Sesso, sui sette fratelli Cervi e sull’eccidio della Bettola..
Il sig. Michele Belelli ha aiutato i ragazzi a contestualizzare i ricordi delle testimonanianze fatte dal vivo dalla sig.ra Marta Ferrari e il materiale raccolto durante le ricerche fatte in classe.
In sottofondo al filmato la canzone
L’UNICA SUPERSTITE dei Modena City Ramblers:
A Bettola stava scendendo la sera
e io era pronta per andare a dormire
birocciai e sfollati per il coprifuoco
ritornavano a cercare un riparo
era il ’44 sui monti di Reggio
la notte di San Giovanni
la ronda ha scoperto tre partigiani
venuti per distruggere il ponte
I partigiani hanno ucciso un tedesco ma un altro ha dato l’allarme
il comando SS ha deciso di fare una rappresaglia esemplare
la notte i soldati armati di mitra sono andati casa per casa
avevano l’ordine di uccidere tutti uomini, donne e bambini
Ci hanno svegliati e radunati in cucina poi hanno sparato una raffica
sono caduta tra il nonno e la nonna coperta dal nostro sangue
i soldati avevano portato benzina e hanno incendiato le case
ma io con fatica, sono riuscita a arrivare alla finestra e lasciarmi cadere
Ma la casa bruciava e sarebbe caduta
su di me come un colpo di grazia
è molto difficile scappare lontano
a undici anni con la gola ferita
e sentiva le grida mischiate agli spari
e le bestie nitrire impazzite
e le voci metalliche degli ufficiali
e sentiva il calore del fuoco
Mi hanno trovata soltanto al mattino
ferita bruciata ma viva
il postino mi ha messa sulla bicicletta
e portata dai parenti in pianura
poi sono guarita e la guerra è finita
e i tedeschi se ne sono partiti
ma per molti anni ho sognato gli spari
e non mi usciva la voce
Ora vivo una vita serena ed sono nonna di tanti nipoti
ma a volte mi sveglio con gli occhi aperti nel buio
e rivedo la Bettola in fiamme.