La Pigotta è la tradizionale bambola di pezza fatta a mano, con cui in passato molte generazioni di bambini hanno trascorso le loro ore di gioco. Oggi sono le bambole dell’Unicef, uniche ed irripetibili, realizzate con fantasia e creatività da chi ha mani e cuore d’oro.
Circa 80 anziani ospiti dei centri diurni dell’Asp, della casa di riposo Omozzoli Parisetti e della casa residenza Villa le Mimose hanno realizzato, con l’aiuto di atelieriste e animatrici e con la collaborazione di alcuni familiari e volontari hanno realizzato una cinquantina di bambole Pigotte da donare.
Circa 80 anziani ospiti dei centri diurni dell’Asp, della casa di riposo Omozzoli Parisetti e della casa residenza Villa le Mimose hanno realizzato, con l’aiuto di atelieriste e animatrici e con la collaborazione di alcuni familiari e volontari hanno realizzato una cinquantina di bambole Pigotte da donare.
Mercoledì 30 Novembre alle ore 14.30 presso il salone del centro diurno Il Melograno il Presidente dell’ASP Raffaele Leoni e gli anziani consegneranno ufficialmente le bambole realizzate alla Presidente Provinciale Unicef di Reggio Emilia Albarosa Paganelli.
Per gli anziani “la Pigotta è una figlia speciale”, è il lavoro di tanta mattine passate ad imbastire, cucire, ornare, a realizzare chiome con lunghe trecce di lana, occhi sorridenti, golfini fatti ai ferri o gonnelline all’uncinetto. L’operosa passione dei nostri ospiti diventa un’opera di bene e di pace verso bambini che rischierebbero altrimenti non diventare mai adulti, falcidiati da malattie evitabili con un semplice vaccino.
La realizzazione delle Pigotte crea uno spirito di compartecipazione, di amore e di soddisfazione che coinvolge diverse generazioni: nonni, figli e nipoti e a questi elementi si aggiunge il valore della solidarietà creando bambole di pezza che possono così “essere adottate”.
Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che dall’altra parte del mondo verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato "Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia".
Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino che dall’altra parte del mondo verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato "Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia".
Speriamo che, come ogni anno, siano molti i reggiani che decideranno di regalare una Pigotta portando nelle case oltre ad un segno di speranza, anche una piccola opera della nostra comunità.