Continuano anche per l’anno 2017 i “Caffè Incontro” organizzati in convenzione con AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer , spazi d’incontro, all’interno di un caffè, pensati per le persone affette da demenza e per i loro familiari allo scopo di sostenere il lavoro di cura delle famiglie che fanno la scelta di assistere presso il domicilio il proprio caro.
Il Consiglio di amministrazione, in continuità con gli anni precedenti ed in linea con il Piano Programmatico ha sottoscritto una convenzione con AIMA per la gestione dei Caffè organizzati in collaborazione con l’Ufficio di Piano del Distretto di Reggio Emilia e con il Programma Aziendale Demenze dell’Azienda USL di Reggio Emilia. L’Asp “RETE – Reggio Emilia Terza Età” fin dal 2004 ha collaborato con AIMA, Sezione Provinciale di Reggio Emilia, per la gestione del progetto per il supporto domiciliare in emergenza per le famiglie iscritte alla Associazione che assistono a domicilio un congiunto affetto da Alzheimer.
Nel Piano Programmatico 2016 dell’ASP approvato dal Consiglio di Amministrazione con Deliberazione n. 2016/73, è indicato l’impegno verso “il mantenimento dell’anziano in famiglia, per ridurre la pressione sui servizi pubblici e privati accreditati e come ricerca dell’appropriatezza delle risposte sul piano professionale e della qualità di vita, affinchè l’anziano, insieme a chi lo assiste, possa vivere il un conteso il più possibile denso di relazioni sociali e sostegni tecnico professionali. L’ASP ha raccolto la sfida di ridurre l’isolamento e creare nuove opportunità alle famiglie, cercando di coinvolgere altre realtà territoriali quali ad esempio le associazioni di volontariato. Su queste basi la filosofia che ispira l’ASP è di operare affinchè nessuna famiglia sia lasciata sola a gestire i percorsi educativi o assistenziali”.
Per l’anno 2017 verrà sviluppata ulteriormente la collaborazione con AIMA grazie alla realizzazione negli spazi della Residenza Gerra, in Via Emilia Ospizio, nella quale ASP svolge la funzione di portierato sociale, di un progetto sperimentale di musicoterapia rivolta agli anziani, a cadenza settimanale, che si concretizza sia nell’ascolto che nella creazione di musica a scopi terapeutici attraverso un processo atto a facilitare e favorire la comunicazione, la relazione, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, l’organizzazione e altri rilevanti obiettivi terapeutici al fine di soddisfare le necessità fisiche, emozionali, mentali, sociali e cognitive degli anziani affetti da demenza.
Con lo sviluppo di questi progetti il welfare locale è sempre più orientato a costruire alleanze territoriali, istituzionali e non, atte ad ottenere comunità che “ si prendono cura” dei propri cittadini.