Raffaele Leoni, Presidente di ASP “REGGIO EMILIA – Città delle Persone” ha accolto i presenti alla celebrazione dei 25 anni della casa residenza “I Girasoli” con riflessioni sul presente e sul futuro dei servizi dell’azienda, ricordando la storia della casa per anziani di Pieve realizzata nel 1992, nata come decentramento dell’Istituto “Omozzoli Parisetti”, e i passaggi di cambiamento da “Centro Servizi Anziani” a “RETE – Reggio Emilia Terza Età”, alla fusione con ASP “OSEA” per diventare ASP “REGGIO EMILIA – Città delle Persone”: – “Un’azienda pubblica che oggi si occupa di tutta l’area della fragilità, con l’ottica principale di non lasciare sole le persone nei momenti del bisogno, che si occupa di accoglienza, aiuto, orientamento e che investe nel rapporto con la comunità, con la rete esterna, con i familiari, gli amici, mantenendo il rapporto con le associazioni di volontariato. Ciascuno di loro contribuisce a rendere le nostre case, non solo luoghi di assistenza, ma luoghi di condivisione, di relazioni con il territorio per rendere più ricca la vita delle persone di cui ci prendiamo cura. La qualità che si cerca di offrire è anche una forte competenza professionale, una grande dedizione e l’umanità di chi lavora nelle strutture”. Umanizzazione è la possibilità di essere accolti nella propria globalità con una presa in carico attenta all’ascolto, alla personalizzazione degli interventi ed alla dimensione umana e relazionale dell’assistenza.
Il Sindaco di Reggio Emilia Luca Vecchi citando “Le città Invisibili” di Italo Calvino ha ricordato come le città siano create da infrastrutture e persone, di come esse evolvono e quanto sia importante investire sulla costruzione di legami sociali, di creare occasioni di comunità, di condivisione di valori che sono al centro del tutto.
Daniela Pellati Responsabile di anziani e fragilità nell’AUSL di Reggio Emilia ha sottolineato come cambia l’utenza degli anziani e di come la sfida di chi si prende cura di loro è sempre più quella di sanitanizziare il meno possibile ma di sollecitare possibilità di partecipazione attiva secondo le proprie capacità, favorire le relazione e la riflessività, valorizzare la memoria, le storie di vita, le personalità.
Emilia Davoli, Presidente della commissione comunale servizi sociali, sanità e assistenza, ma anche rappresentante dell’associazionismo di volontariato ha citato i “laboratori di cittadinanza” nei quali si vivono contaminazioni di esperienze, confronti con diverse realtà, i rapporti tra le diversità ricordando inoltre il progetto dei bambini delle scuole del quartiere su Zaira, un’anziana ospite della casa I Girasoli che ha raccontato loro la sua vita, i suoi amori, il suo rapporto con il circo, la sua storia e di quanto progetti di questo tipo “cementificano il rapporto tra le persone”, un esempio di valorizzazione del capitale umano della nostra città.
Il momento dei saluti si è concluso con la benedizione e l’incoraggiamento ad andare avanti di Don Daniele della parrocchia “San Michele Arcangelo” di Pieve Modolena.
La mattinata è proseguita con il taglio del nastro per il 25° della casa residenza e con l’inaugurazione della mostra fotografica “Scatti narranti, le nostre identità” che rimarrà visitabile al pubblico fino al 7 Gennaio.
Nel pomeriggio i ragazzi dell’Istituto musicale “Peri – Merulo” hanno intrattenuto gli ospiti con un concerto, un’armonia di 50 elementi che hanno suonato piacevolmente nel cortile della casa.
La giornata si è conclusa allegramente con un brindisi ad ospiti, operatori, familiari e amici dei Girasoli e con il taglio della torta.