Il 18 aprile è stato presentato l’Accordo tra il Comune di Reggio Emilia, il Garante per l’infanzia e l’adolescenza e l’ASP REGGIO EMILIA Città delle Persone per la realizzazione e lo sviluppo di un percorso formativo rivolto ad aspiranti Tutori volontari disponibili ad assumere, a titolo gratuito, la tutela di un minore straniero non accompagnato.
Questa figura, prevista dalla legge per la protezione e l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (L.47/2017), si pone come persona di riferimento, sostegno e protezione per quei minori – per lo più adolescenti che provengono da paesi esterni all’Unione Europea -che hanno affrontato la migrazione senza figure genitoriali o familiari di accompagnamento e che dunque si sono ritrovati in Italia da soli.
“Obiettivo di questo Accordo è far sì che ciascun minore possa avere un rapporto di fiducia e prossimità con un adulto di riferimento, un rapporto personalizzato e non burocratico – ha detto oggi alla stampa il vicesindaco e assessore al Welfare Matteo Sassi – Cerchiamo figure terze autonome e indipendenti che possano costruire relazioni che siano strumento di aiuto e prevenzione”. Alla conferenza sono intervenuti anche Raffaele Leoni, presidente di Asp Reggio Emilia Città delle persone, e Clede Maria Garavini, garante per l’Infanzia e l’adolescenza. A Reggio al 31 marzo 2018 risultano 48 i minori stranieri non accompagnati accolti e 23 i tutori volontari disponibili, di cui circa metà già formati per questo compito.
Tra i compiti del tutore volontario c’è in particolare la tutela legale, la cura dei diritti, degli interessi e del benessere dei minori, garantendone l’ascolto e la rappresentanza per quanto riguarda gli atti con valore legale che non potrebbero espletare da soli. Il tutore rappresenta inoltre la figura che vigila e si coordina con i percorsi di educazione ed integrazione, nonché dei piani individuali adottati dai servizi e delle condizioni di accoglienza, sicurezza e protezione del minore, verificandone l’attuazione.
Con questo accordo, i soggetti firmatari si impegnano a promuovere la figura del tutore volontario, la formazione dei volontari e ad individuare ed organizzare idonee forme di aggiornamento continuo. Inoltre i firmatari si impegnano ad assicurare un’attività di tutoraggio rispetto alla formazione e al monitoraggio delle tutele, svolgendo anche un ruolo di collegamento e di mediazione tra il gruppo dei volontari e i soggetti che sul territorio realizzano l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati (Servizio Sociale, Sprar minori, Comunità, Giudice tutelare, Tribunale per i Minorenni e Procura Minorile afferente).
Come candidarsi
Per diventare tutori è necessario possedere determinati requisiti, tra cui:
- la cittadinanza Italiana o di altro paese dell’Unione Europea, oppure di paese esterno all’Unione Europea purché si sia in possesso di permesso di soggiorno e si abbia conoscenza della lingua e cultura italiana; residenza anagrafica in Italia;
- età non inferiore ai 25 anni;
- godimento dei diritti civili e politici;
- assenza di condanne penali, di procedimenti penali o di procedimenti per l’applicazione di misure di sicurezza o prevenzione; assenza delle condizioni di “incapacità all’ufficio tutelare” previste dalla legge”(art. 350 Cod. Civ.).
Il candidato deve inoltre avere la libera amministrazione del proprio patrimonio; non deve essere oggetto di provvedimenti di decadenza, limitazione o sospensione della responsabilità genitoriale; non deve essere stato rimosso da altra tutela; non deve essere iscritto nel registro dei falliti; deve avere una ineccepibile condotta, ossia idonea sotto il profilo morale; deve avere disponibilità di tempo ed energie per realizzare la sua funzione; non deve trovarsi in una situazione di conflitto di interesse con il minore.
Un tutore può assumere la tutela di un minore pur non essendone l’affidatario, che invece rappresenta una figura ha la responsabilità diretta dell’accoglienza e del sostentamento del minore e viene quindi nominato secondo un’altra procedura.
Chi è interessato al percorso formativo può candidarsi al bando per tutori volontari emanato dal Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Emilia-Romagna al seguente indirizzo: www.assemblea.emr.it/garanti/igaranti/infanzia.
La formazione
Al fine di aiutare i futuri Tutori nel ruolo compito, Il Comune di Reggio Emilia e l’Asp Reggio Emilia Città delle Persone hanno predisposto un corso di formazione della durata di 24 ore, che approfondirà il ruolo e le responsabilità del tutore volontario, l'organizzazione dei servizi, l'ambito giuridico, le esperienze migratorie, gli aspetti psicologici dei minori migranti.
L'avvio è previsto per sabato 5 maggio con incontri a cadenza settimanale di sabato, per cinque settimane consecutive.
La partecipazione è gratuita. Il percorso formativo verrà attivato al raggiungimento di un minimo di 15 partecipanti.
Per informazioni è possibile rivolgersi al referente del servizio Tutele di ASP REGGIO EMILIA Città delle Persone Cristiano Bondavalli – 0522 328452 email: cristiano.bondavalli@comune.re.it