Come dare voce alla vecchiaia, detentrice di un’identità personale e storica che cela un patrimonio inestimabile di saggezza e come raccontare i modi di vivere in struttura e le tradizioni a un gruppo di ragazzi americani? Con un laboratorio di cucina!
Mercoledì 6 Giugno la casa Residenza per anziani I Tulipani ha aperto le porte a una delegazione di 20 studenti americani guidati dalla professoressa Cheryl Dye e dal Prof. Massimo Pellegrini provenienti da diverse facoltà universitarie del Michigan, Nevada, Iowa, California ospiti presso Usac, un consorzio di università degli Stati Uniti che ha sede anche a Reggio Emilia.
Gli studenti, frequentanti i corsi universitari in “Gerentology”, “Psychology family study” e “Nursing and human development” hanno scelto la casa residenza di ASP tra le strutture pubbliche per anziani, per la qualità del servizio in termini di personalizzazione degli interventi, e il grande valore che viene affidato agli stimoli sociali e relazionali proposti, in generale per l’approccio interdisciplinare all’invecchiamento. “Siamo qui per avere un confronto nuovo e scoprire nuovi modi di vivere l’età avanzata” ha detto la professoressa Dye della delegazione USAC.
Dopo una visita agli spazi della struttura, con la sua “piazza centrale”, la palestra, la cappella, le sale e aver fatto conoscenza delle professionalità coinvolte nei vari servizi, ragazzi e anziani hanno partecipato ad un laboratorio di cucina per realizzare insieme i famosi cappelletti reggiani; una delle tante attività che si realizzano per offrire stimoli cognitivo-emozionali che agiscono sulle emozioni che si esperiscono attraverso la stimolazione sensoriale e tattile, il linguaggio del corpo e i ricordi. Il laboratorio di cucina rappresenta la concretezza, la trasformazione, ed è con grande orgoglio che gli anziani ospiti hanno mostrato ogni passaggio di impasto, farcitura e piegature ai ragazzi, che a sua volta si sono messi con loro alla prova.
L’incontro tra generazioni, stimolato con progetti e attività, ha sempre qualcosa di inatteso: è la sorpresa delle relazioni che nascono spontanee tra anziani e ragazzi che superano ogni barriera di età, salute e di lingua; è la novità dei pensieri e delle emozioni che ne derivano.
Le case residenza di ASP sono luoghi aperti e pubblici, che accolgono queste occasioni di confronto, anche internazionale, per condividere pensieri e vissuti collettivi, con l’obiettivo di offrire spazi che vivono di esperienze di partecipazione e coinvolgimento.