Una chiamata al volontariato civico dei reggiani si realizza con l’avvio di“R+, più volontari più Reggio”, promosso dal Comune di Reggio Emilia in collaborazione con DarVoce e Forum Terzo settore. Grazie al progetto, presentato nell’ambito della scorsa edizione dei Social Coesion Days – viene messa a sistema, tramite il supporto del sito internet istituzionale del Comune con la sezione dedicata www.comune.re.it/errepiu, la rete delle diverse proposte di volontariato promosse dall’Amministrazione comunale con le associazioni e le cooperative ed organizzazioni del Terzo settore, permettendo così ai cittadini di essere aggiornati in tempo reale sulle opportunità di partecipazione.
Come diventare volontario
Per iscriversi ad R+ e diventare così un volontario civico, occorre compilare il form online presente sul sito del progetto oppure presso l’Urp Comune Informa di via Farini 1, Reggio Emilia. Una volta iscritti, si verrà ricontattati per un incontro conoscitivo nel corso del quale valutare, in base alla disponibilità di tempo e alle competenze, quale sia il progetto più adatto che la persona interessata può svolgere.
Si può diventare volontari se:
- si ha un’età compresa tra i 18 e gli 80 anni (tra i 75 e 79 anni, è necessaria la presentazione, con cadenza annuale, di certificato medico che attesti l'idoneità psico/fisica). Possono aderire anche i cittadini che hanno compiuto 15 anni di età, a condizione che la richiesta sia autorizzata (mediante sottoscrizione di relativo modulo) da chi esercita la responsabilità genitoriale;
- si è residente o domiciliato nel Comune di Reggio Emilia;
- si è un cittadino straniero in possesso di regolare permesso di soggiorno;
- non si hanno nessuna forma di rapporto di lavoro subordinato o autonomo con il Comune di Reggio Emilia.
Chi partecipa a ErrePiù sarà iscritto nel Registro dei Volontari, potrà conoscere altri volontari, entrare in relazione con associazioni e Amministrazione e partecipare a momenti formativi e eventi dedicati. Dopo l’iscrizione, i volontari saranno convocati per un primo colloquio di orientamento presso uno sportello dedicato, collocato nella sede di DarVoce, che il Forum territoriale Terzo settore ha individuato quale referente ed interlocutore operativo per quanto riguarda le attività da svolgere. Durante i colloqui per l’orientamento, che si svolgeranno tutti i mercoledì mattina, ciascun volontario sarà indirizzato verso la realtà associativa più affine alla propria sensibilità e alle proprie capacità.
Una volta scelto il percorso di attività da svolgere, i volontari saranno affiancati da un tutor di progetto che diventerà il punto di riferimento per tutta la durata dell’attività.
Ad oggi sono 42 i tutor, afferenti a 10 diversi ambiti di servizio, impegnati nel seguire i volontari che partecipano alle attività promosse dall’Amministrazione comunale: 9 per i volontari per la Biblioteca Panizzi e decentrate, 9 per i Musei civici, 6 per i Servizi sociali, 2 per l’istituzione Scuole e Nidi dell’Infanzia, 6 per il servizio Officina Educativa e Giovani protagonisti, 1 per il servizio Comunicazione, 4 per il servizio Mobilità, 1 per l’Ambiente, 1 per il servizio Appalti e contratti e 1 per le Politiche di valorizzazione commerciale e l’incoming. Tutti i tutor coinvolti nell’accoglienza e nell’inserimento dei volontari hanno seguito uno specifico percorso di formazione nei mesi di febbraio e marzo, a cura del personale e dei consulenti di DarVoce.
Il progetto
A seguito dell’approvazione del nuovo Codice del Terzo settore, si è voluto cogliere l'occasione per riorganizzare e ripensare anche il rapporto tra il Comune e il volontariato civico, sia singolo che associato, a fronte delle innovazioni introdotte dalla legge. Il nuovo Codice ha comportato prima di tutto l'approvazione di un apposito Regolamento che definisca diritti e doveri, procedure e garanzie, ambiti possibili di attività e modalità di gestione del rapporto amministrazione-volontari, e l'attivazione del Registro dei volontari per dare una formalità alla presenza dei volontari all'interno dell'organizzazione e anche per assicurarne la tutela e la sicurezza.
Nel nuovo Codice del Terzo settore gli enti locali possono avere rapporti diretti di volontariato, cioè gestire singole persone interessate a collaborare, a titolo gratuito, alla gestione di servizi e progetti del Comune. Inoltre sono possibili rapporti con associazioni del volontariato e di promozione sociale che, organizzando i volontari, possono garantire al Comune una collaborazione utile per lo svolgimento di attività o servizi sociali di interesse generale.
“R+, più volontari più Reggio” prevede alcune novità nei rapporti fra Comune e associazioni, tra cui una Convenzione con il Forum del Terzo settore, per collaborare con il mondo del volontariato e dell’associazionismo cittadino già nell’ispirazione del progetto, condividendo obiettivi, azioni e risultati.
Il progetto R+ si avvale inoltre, anche attraverso la presenza di un operatore dedicato, della competenza dello Sportello orientamento di DarVoce per poter consigliare e guidare al meglio i nuovi volontari nella loro esperienza di ingresso nel mondo del volontariato civico o associato e nella scelta del loro progetto, in modo da poterne valorizzare al meglio le competenze e le capacità.
Lo Sportello di orientamento del volontariato civico è quindi un luogo di ascolto dei volontari e di informazione sui progetti in campo. Attraverso il Registro dei volontari sarà possibile conoscere chi sono i cittadini, singoli e associati, che si impegnano per il bene comune e qual è il loro apporto alla realizzazione delle attività di cura.
Rientra nel progetto, infine, la realizzazione di Call per l’individuazione di volontari a beneficio dei progetti della città che cercano nuove risorse per poter essere attivate, e la realizzazione di attività formative, per potenziare le competenze e le capacità dei volontari, e di comunità, per potenziare il senso dello stare insieme e della collaborazione reciproca.
Una città del volontariato
Reggio Emilia è una città ad alto tasso di capitale sociale: quasi 27.000 persone, su 172.000 abitanti, sono impegnate sul fronte del volontariato e della cittadinanza attiva, operano in cooperative sociali o in associazioni no profit che, in città, sono oltre 700. Ogni anno, mediamente, circa 1.850 persone (dati al 31 dicembre 2017) contribuiscono alla gestione dei servizi comunali o alla realizzazione di progetti pubblici, facendo volontariato a favore dell’Amministrazione comunale su diversi ambiti. A questi si aggiungono le 2.694 persone coinvolte nelle attività delle associazioni nell’ambito del progetto di mandato “Qua_Il Quartiere bene comune”.
Tra tutti i volontari coinvolti nelle attività comunali: 658 sono impegnati nella cura del verde pubblico e garantiscono lo sfalcio dei prati e delle aree verdi per quasi un terzo dell’estensione territoriale complessiva; 70 controllano le sale delle biblioteche cittadine, riordinano gli scaffali, ricoprono i libri destinati al prestito perché durino di più; 106 sono genitori delle scuole che scelgono tra il volontariato nel Bicibus e Pedibus, per accompagnare i figli a scuola in bicicletta o a piedi; 50 quelli impegnati come custodi dei luoghi dove si svolge ReggioNarra, 236 quelle coinvolti nelle attività dell’ambito servizi sociali e intercultura. L’educazione è uno degli ambiti privilegiati dai volontari reggiani, con oltre 290 studenti e 6 istituti scolastici coinvolti, ai quali si aggiungono i 66 impegnati in piccoli lavori di manutenzione perché le scuole siano accoglienti e funzionali, i volontari dello spazio culturale orologio (6) e i 109 volontari coinvolti nell’animazione di ReggioNarra, per diventare genitori narratori e saper raccontare fiabe e storie ai bambini. E anche agli adulti.