Installata la prima di 12 nuove stanze multimediali nelle case residenza per anziani di ASP.
Nuovi supporti tecnologici installati nel salone centrale e predisposte altre due sale multimediali dei nuclei nuclei della casa residenza Villa le Magnolie che seguiranno poi in tutte le altre strutture per anziani per migliorare il rapporto di comunicazione con le famiglie degli ospiti, per continuare ad offrire nuovi stimoli digitali agli anziani e per migliorare gli incontri e le riunioni delle equipe professionali.
Sono infatti in allestimento nei prossimi giorni 12 nuove stanze multimediali nelle case residenza per anziani di ASP, che grazie a video-conferenze e collegamenti da remoto tra l’interno e l’esterno delle strutture si potrà offrire ai parenti l’opportunità di vedere o rivedere i loro cari in momenti di vita quotidiana.
Le stanze multimediali offriranno agli anziani ospiti anche la possibilità di vivere in modo nuovo le attività di animazione o socializzazione, svolgendole anche a distanza, insieme ai nostri dipendenti, ai professionisti e ai volontari che ci sostenevano in queste azioni, per tornare ad arricchire le loro relazioni e gli stimoli, che sono parte integrante della nostra azione di cura.
Un investimento di 40.000 euro realizzato anche con il sostegno della fondazione Boni-Couvier che aveva donato un contributo di 30.000 euro a sostegno dei servizi durante l’emergenza Covid. I lavori seguiranno un un crono-programma di attivazione nelle varie case residenza con la fornitura di proiettori, pc, microfoni, allestimenti differenti a seconda delle varie esigenze;
La fascia più debole, quella degli anziani fragili, che abbiamo cercato di preservare da questa pandemia è anche quella più isolata, ma la tecnologia viene in nostro aiuto.
In un’ottica di coinvolgimento multisensoriale degli ospiti vi sono diverse possibilità di utilizzo e di sviluppo degli spazi multimediali:
- possibilità di creare un ponte ancor più solido e concreto tra gli anziani e le loro famiglie
- realizzare riunioni di equipe professionali
- immergere l’ospite in ambienti differenti attraverso la musicoterapia, tour virtuali, utilizzando anche giochi e applicazioni web
- mantenere le relazioni con il territorio locale, incentivando, nonostante la distanza collaborazioni con le realtà locali.
Gli schermi sono oggi finestre sul mondo, sicuramente non possono sostituire il calore di un abbraccio, ma offrono il conforto di uno sguardo. Affinché il distanziamento fisico non si traduca quindi in un distanziamento sociale verranno creati spazi nuovi per ridurre le distanze dedicati al potenziamento della comunicazione, in senso trasversale, tra ospiti e famiglie, tra ospiti e territorio e tra professionisti che operano nelle residenze.
Con un progressivo lavoro di formazione degli operatori saranno spazi digitali di condivisione di esperienze ed emozioni. Si ritroveranno gli ospiti insieme agli operatori per leggere insieme i giornali, raccontare la propria giornata, realizzare laboratori tematici, costruendo insieme un nuovo “ambiente di socialità” attraverso internet e le nuove tecnologie per poter condividere parte di questa attività quotidiana con i parenti o di sviluppare progetti nuovi con il territorio.
Al di fuori di incontri virtuali tale tecnologia verrà utilizzata per attività di stimolazione cognitiva ed attivazione emozionale degli ospiti, che avranno la possibilità di vivere esperienze virtuali che li porteranno in virtualmente in un museo, o per seguire la musicoterapia, o a visitare mostre, sappiamo che l’arte stimola le aree coinvolte nella sensazione di ricompensa e benessere.
Gli schermi più ampi, infatti, consentiranno agli ospiti di visualizzare e selezionare facilmente le immagini di loro interesse, anche nel caso in cui presentino lievi deficit neurosensoriali.
Lo scopo è quindi quello di favorire il dialogo e lo spirito di servizio per allontanare concretamente dalla vita delle persone anziane il peso della solitudine. Crediamo inoltre che questi spazi di attività siano una ricchezza per anziani e operatori che di fatto apprendono gli uni dagli altri in un contesto di condivisione di esperienze di umanità.