Gli auguri di Natale dell’assessore Daniele Marchi agli anziani ospiti della casa residenza “I Girasoli”

Venerdì 22 dicembre alle ore 11.30 l’Assessore a Welfare e Bilancio del Comune di Reggio Emilia Daniele Marchi ha visitato gli anziani ospiti della casa residenza I Girasoli di Pieve Modolena per uno scambio di auguri in vista delle festività natalizie portando gli auguri del Sindaco Luca Vecchi.

Ad accoglierlo la Presidente di ASP Mariella Martini, la direttrice Nadia Manni, la coordinatrice della casa Pamela Guidi con collaboratori, anziani ospiti ed i rappresentanti del centro sociale La Mirandola in una casa addobbata a festa.

L’assessore Marchi ha portato un augurio per un anno di pace ed ha apprezzato le varie bandiere esposte nel salone ricordando che la comunità di Reggio Emilia ospita oltre cento nazionalità diverse.

Alem, ospite eritreo della casa residenza in Asp dal 2014 ha voluto fare gli auguri personalmente all’assessore raccontando la sua esperienza di arrivo a Reggio nel 1972.
Gli ospiti di oggi hanno varie provenienze e non sono solo più mondine e contadini, sono insegnanti, ingegneri, ambulanti, magliaie, segretarie.. sono una storia moderna, una storia di diversità di cui dobbiamo fare tesoro.
La casa residenza I Girasoli è oggi specchio di questa città, una comunità non più solo reggiana, ma che ospita persone e operatori di tutto il mondo, in una città aperta, solidale, promotrice di pace e diritti umani.

Ci si è salutati con la poesia “Ho dipinto la pace” di Talil Sorek

Avevo una scatola di colori

brillanti, decisi, vivi.

Avevo una scatola di colori,

alcuni caldi, altri molto freddi.

Non avevo il rosso

per il sangue dei feriti.

Non avevo il nero

per il pianto degli orfani.

Non avevo il bianco

per le mani e il volto dei morti.

Non avevo il giallo

per la sabbia ardente,

ma avevo l’arancio

per la gioia della vita,

e il verde per i germogli e i nidi,

e il celeste dei chiari cieli splendenti,

e il rosa per i sogni e il riposo.

Mi sono seduta e ho dipinto la pace.

 

Questi giorni di festa sono ritornati ad essere momenti di incontro, ci si è riappropriati della concretezza dello stare insieme e della condivisione dal vivo di  relazioni e valori di cui dobbiamo fare tesoro, non dando per scontato la bellezza e la forza di un saluto in presenza o di una stretta di mano.

 

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