Introdotta per la prima volta nel 1998 dal World Kindness Movement, questa ricorrenza ha l’obiettivo di promuovere l’attenzione verso il prossimo.
“La gentilezza è un bene complesso e potentissimo che appartiene a ciascuno di noi, ma va riscoperto e praticato quotidianamente, perché porti i suoi frutti migliori” Franck Martin ne Il Potere della Gentilezza.
La gentilezza non è mai intrusiva o ripetitiva, ma è una dote lieve, concreta, seria che dona credibilità e benessere.
Il clima e le azioni che si realizzano nei contesti socio-sanitari, educativi e assistenziali chiede di essere abitato dalla gentilezza, affinché si possa concretamente realizzare un ambiente sereno e inclusivo. L’attività di supervisione in corso nei servizi di ASP ha integrato “esercizi di stile” nei vari aspetti di cura, formando e sensibilizzando gli operatori affinché adottino posture rispettose e promotrici anche di gentilezza.
La gentilezza, un esercizio strategico
L’esercizio della gentilezza è un pezzo dell’armamentario di virtù civili che permette di cogliere opportunità, nella vita individuale come in quella collettiva, è anche la capacità di sottrarsi al bisogno di formulare giudizi immediati, accettando la complessità, l’ambiguità e l’imperfezione.
La gentilezza, una forza rivoluzionaria
La gentilezza quindi come un “atto di forza e coraggio” un valore che può generare un effetto a catena, ogni gesto gentile può avere un impatto positivo incentivando una comunicazione rispettosa e inclusiva creando un ambiente più arricchente e umano.
Una strategia per diventare esseri umani migliori.
Star bene insieme per far star bene