Ti porto una Storia

TI PORTO UNA STORIA “NONNAVVENTURA” – IL PROGETTO

Disegnare è dunque un viaggio che si svolge in compagnia alla scoperta delle incredibili opportunità offerte dalla linea che dà forma al mondo interno e che si trasforma creando una storia, un percorso, che parte dalla casa residenza per anziani per arrivare alla scuola dei bambini.
Si realizza così, con questo progetto, la possibilità offerta a ogni bambino di creare il mondo e contemporaneamente l’invito ad abitarlo perché, servendosi di un paio di matite colorate, è sempre possibile inventare l’esistenza, ipotizzando nuove soluzioni e… a tutti i cittadini che passano di leggerlo.

Venerdì 13 dicembre 2024 alle 09.30 gli alunni della scuola primaria Zibordi classi 4° e 5° (16 bambini) si sono recati presso la Casa di Riposo Omozzoli Parisetti per “far partire la storia”.

I bambini hanno letto e interpretato visivamente la storia di Nonnavventura (capitolo 1°) iniziata nella casa dei nostri anziani e l’hanno illustrata con disegni e immagini da loro realizzati e poi plastificati. E’ stato un momento molto emozionate poiché ha coinvolto più generazioni, i bambini hanno poi fatto merenda con gli anziani e cantato canzoni; dopo i saluti e gli auguri alcuni anziani hanno accompagnato i bambini all’uscita della Casa di Riposo dove è stata esposta l’ultima immagine che rappresenta la fine della storia.
I bambini hanno proseguito in ordine sequenziale ad applicare altri disegni lungo tutto il tragitto che dall’ Omozzoli Parisetti di Via Toschi porta alla scuola Zibordi in Viale Montegrappa.I disegni sono stati posizionati sui portoni delle case, alle vetrate dei negozi, sui muri, in strada affinchè questa mostra sia visibile a tutta la cittadinanza durante le feste natalizie fino alla primavera……in fin dei conti è una storia senza limiti che durerà per sempre.

 

 

 

Dentro nel mio disegno ci metto quel che so e segno dopo segno ci lavoro un bel po’.

E dove c’era il niente ci faccio certamente figure, righe e colori stelle, macchine e fiori.

La mano corre svelta l’occhio non si addormenta, devo darmi da fare se voglio completare…

Poi la maestra chiede: “Cos’è?” Ma non lo vede?

C’è tutto disegnato e io sono sudato.

Va bene, le spiego tutto, il bello e pure il brutto.

Lei sorride, dice “Mi piace”.

E certo, sono capace!

Tava