Il Ricamo come strumento terapeutico e di inclusione sociale: l’iniziativa del circolo culturale Reggio Ricama presso la casa di riposo Omozzoli Parisetti

Il ricamo come terapia e modalità per uscire da forme di isolamento . Questo l’obiettivo della proposta avanzata dal Circolo Culturale Reggio Ricama in occasione dei suoi 35 anni di storia. Le volontarie del circolo culturale hanno avviato corsi di ricamo e di attività manuali presso alcune strutture socio assistenziali del territorio reggiano, incontrando le ospiti delle case e pianificando con loro forme e modalità di lavoro, compatibilmente con gli interessi di ogni ospite. Questo antico mestiere non è solo un’attività creativa, ma anche un potente strumento di benessere psicologico, emotivo e relazionale.

Attualmente, il progetto si svolge presso la casa di riposo Omozzli Parisetti di ASP Reggio Emilia, la Casa di Riposo Villa Ilva di Cavriago e l’Associazione Italiana Malattia di Alzheimer di Puianello, nel comune di Quattro Castella.

Benefici Psicologici e Cognitivi del Ricamo

Il ricamo, come attività manuale, offre una serie di benefici cognitivi. Per gli anziani, che a volte affrontano sfide legate alla memoria e alla concentrazione, il ricamo aiuta a mantenere attiva la mente. Il processo di disegno, selezione dei colori, e realizzazione di motivi richiede attenzione ai dettagli, stimolando la memoria visiva e la coordinazione mano-occhio. Questi esercizi mentali sono un’ottima forma di allenamento cognitivo, che può aiutare a contrastare il declino cognitivo e a migliorare l’umore. Inoltre, l’atto di ricamare promuove un senso di realizzazione. Vedere il lavoro che cresce gradualmente, passo dopo passo, offre un senso di soddisfazione e autostima, soprattutto dove la mobilità o l’autonomia sono limitate. Creare qualcosa di bello con le proprie mani, in un contesto di condivisione e cooperazione, aiuta a sentirsi ancora parte attiva della società.

Inclusione Sociale e Connessione Emotiva

Oltre agli aspetti cognitivi, il ricamo svolge un ruolo fondamentale nell’inclusione sociale, il ricamo diventa un potente strumento di connessione. L’attività è spesso praticata in gruppo, creando momenti di socializzazione e di scambio. Le persone anziane hanno la possibilità di condividere esperienze, raccontarsi storie e tradizioni legate al ricamo, creando legami emotivi e rafforzando il senso di comunità. Questo tipo di espressione creativa aiuta a preservare la memoria e a facilitare la comunicazione, riducendo il rischio di solitudine.

I manufatti realizzati nelle case di riposo e nei centri coinvolti diventeranno inoltre parte di un grande albero di Natale che verrà allestito in città a dicembre, come simbolo dei 35 anni di Reggio Ricama.