Mostra fotografica “Radici di memoria” , quando la fotografia narra storie

Il progetto narrativo è un viaggio fotografico realizzato con l’obiettivo di raccontare la vita nella casa residenza Villa le Mimose  in occasione del 15° compleanno della struttura e osservare la longevità reggiana attraverso le immagini; la mostra propone 150 scatti realizzati dagli operatori che quotidianamente lavorano con gli ospiti, che hanno contatti e legami confidenziali al fine di raccontare storie ed emozioni dei veri protagonisti di questa mostra: gli anziani.

Un lavoro sul campo, che documenta un tessuto importante della realtà reggiana attraverso la testimonianza di storie, volti, racconti di vita che descrivono la quotidianità nella casa residenza del quartiere di Baragalla come cuore pulsante di vitalità e memoria storica ed umana di un quartiere che ha tantissime storie da raccontare e scoprire. Una collettiva di immagini che ripercorre la storia della casa residenza e le giornate che si svolgono e dove, a dispetto del dato anagrafico, continuano a prodursi contenuti interessanti, ricche iniziative, confronti con il territorio. Il percorso della mostra si apre con pannelli  introduttivi poi si snoda in due sezioni lungo i locali della struttura.

Al piano terra la sezione “Vita in casadove gli anziani si raccontano e dove il tema centrale è la vita nella casa, con i suoi momenti di cura, di accoglienza, di vita reale, dove si legge, si pranza, si gioca, dove c’è aggregazione con il territorio e anche alleanza tra le generazioni; in una parola, la casa residenza costituisce luogo di insospettabile vitalità.

Al primo piano la sezione in bianco e neroUno di noi”: la vecchiaia, il trascorrere del tempo, i gesti, i volti, il nostro incedere nello spazio e cambiare aspetto, il tutto immortalato dal bianco e nero della pellicola dall’operatrice-fotografa Simona Galeotti, scatti che sono stati in mostra a Fotografia Europea ed oggi esposti alla curiosità del pubblico e pronti a suscitare in noi molteplici emozioni.

Un reportage quotidiano  e fotografia  sociale che sono occasione per osservare, per pensare, per sensibilizzare e per conoscere.     
La vecchiaia è un tratto di cammino della nostra vita che spesso ci spaventa, ci spaventa percorrerlo in prima persona, e ci spaventa osservare chi amiamo “arrancare” per quel sentiero, siano essi parenti o amici o semplici sconosciuti. Gli anziani appaiono come un grande popolo silenzioso, eppure “loro” sono quello che noi diventeremo e osservare da vicino aiuta ad apprezzare e rispettare ogni sfumatura della vita. 

L’obiettivo di questa mostra, dunque, è anche quello di far emergere realtà che, ancora svolgono una funzione fondamentale per la tenuta di una comunità, perché è anche a partire dalle “vecchie storie” che si costruiscono, coscienziosamente, nuove relazioni.
 
 

 
La mostra ad ingresso libero rimarrà allestita presso la casa residenza e sarà fruibile a tutti fino al mese di Dicembre.