Si è concluso il progetto di Arteterapia per gli anziani residenti nelle strutture Villa Erica, Villa Le Magnolie e Villa Primula di ASP che AIMA – Associazione Italiana Malattia di Alzheimer a Reggio Emilia- ha donato agli anziani di ASP REGGIO EMILIA – Città delle Persone, un’opportunità offerta nell’ambito della cura delle persone fragili.
L’esperienza è iniziata nel giugno del 2021 con la prima videoconferenza, si sono tenuti poi dieci incontri con gruppetti di circa una quindicina di anziani coordinati da animatrici e operatrici addette all’animazione di tutte le strutture residenziali e condotti dall’arteterapeuta e facilitatrice SoulCollage Marina Argenti, con la supervisione della dott.ssa Lara Moschin e della psicologa Ilaria Bedini di AIMA.
Gli ospiti delle strutture si sono dimostrati molto interessati, volenterosi di perseguire le attività proposte e felici di condividere un luogo in cui stare insieme. Gli anziani sono riusciti ad esprimersi verbalmente, confermando la loro gratitudine nei confronti del progetto, che ha portato loro momenti di serenità e condivisione. I laboratori hanno inoltre permesso agli ospiti di ritrovare vecchie amicizie ormai perdute, questi momenti hanno prodotto attimi di felicità in grado di rallegrare gli animi di tutti partecipanti. Per quanto riguarda i risultati terapeutici, le attività proposte hanno favorito l’espressione delle emozioni, stimolato la memoria e la concentrazione, prodotto un aumento del benessere generale e dell’autostima degli anziani attraverso la creazione di momenti di armonia e serenità.
Anche in questo caso, come in altri lavori terapeutici, è la relazione con l’ospite ad avere la funzione più importante, più di qualsiasi tecnica specifica nel produrre risultati positivi e questo viene evidenziato dai racconti degli anziani che hanno partecipato:
“Loredana –Ho gradito l’attenzione a me dedicata.
Matilde -ho gradito fare una attività insieme e avere una persona a me vicina
Franca -è stato interessante, anche le interviste. Sono stata bene per la compagnia ed il clima che si era creato
Romana – sono cose piacevoli, le faccio volentieri, mi rilassano.”
La creazione di oggetti personali offre l’occasione concreta di sperimentare anche codici comunicativi alternativi al verbale che permettono di entrare, tramite queste manifestazioni, in contatto con gli altri. L’esperienza dell’arteterapia si fonda su questi aspetti: è la persona che sceglie il colore, il soggetto o i materiali da utilizzare; sono stati proposti materiali come carta, creta, caffè, colla, lana, china, veline, fiori… e il processo artistico formatosi è un’espressione della propria individualità.
La socializzazione durante la creazione è un processo molto importante. Qui alcuni resoconti spontanei dell’esperienza degli anziani che hanno partecipato:
“Franca – il mio collage, quello della tavola apparecchiata con il vaso di fiori, l’ho scelto perché amo i fiori e la tavola perché si sta insieme in compagnia. “Nei piatti vuoti ci possiamo mettere i tortelli, le lasagne, i cappelletti, ecc..”.
Maria -Manipolare la carta velina azzurra mi ha ricordato che infilandola tra i dentini di un pettine suona. Mi ricordo che la carta da zucchero la usavano a casa per oscurare i vetri perché la notte Pippo passava e se vedeva luci accese bombardava sulle case, ma la mia mamma, facendo la sarta, doveva cucire e per poterlo fare anche la notte utilizzava questo metodo, per non correre rischi….
Afra -Ho scelto il blu del mare perché la prima volta che ho visto il mare è stato quando mi ha portato mio nipote in roulotte, mio nipote che va in barca al mare.
Pierina -Usare la cannuccia. Stare in compagnia. Usare i colori. I bei ricordi che mi son venuti in mente.
Afra – nel fare il laboratorio, ho rivisto quando ero piccola avevo gli animali in campagna e in tempo di guerra facevamo il pane e lo portavamo al forno per cuocerlo.
Ida – Ricordi di lana che la nonna sgomitolava, di maglioncini che lei faceva.
Nadia -Usare le mani, stare in compagnia, i colori usati, i ricordi belli.”